L’odierna Chiesa parrocchiale dell’Immacolata Concezione al Torricchio è il frutto di numerosi interventi di ampliamento e ristrutturazione compiuti a più riprese a partire dal XVI sec sull’originaria chiesa di S. Maria e S. Marta, di origini medievali, poi dedicata a S. Jacopo quando il Torricchio divenne parrocchia, e sulla vicina cappella dell’Immacolata Concezione, di pertinenza del convento dei Padri Cappuccini, edificata nel 1674. La volumetria attuale risale alla ristrutturazione degli anni 1936-41, quando le due chiese divennero, di fatto, una sola. La facciata fu decorata a mosaico nel 1971 da una ditta specializzata di Firenze, i tasselli furono realizzati dai bambini delle scuole elementari del Torricchio. Tema del mosaico, è “Il Bene che trionfa sul Male”. Sopra il rosone, l’immagine del Cristo, al di sotto del rosone, la scritta “Il Cristo è vivo ieri e oggi“. A metà facciata, sul lato sinistro, è rappresentata l’Immacolata Concezione, mentre sul destro S. Francesco d’Assisi. Ai lati del portale d’ingresso, sono rappresentati i mali del mondo moderno; a sinistra, il furto e l’omicidio, a destra, la droga e l’alcol. L’interno del tempio è molto semplice, con soffitto a capriate lignee. Sulla sinistra, appena si entra, un’acquasantiera in marmo bianco, risalente al XVII-XVIII sec., sopra la quale è posta la lapide marmorea che ricorda la consacrazione della chiesa parrocchiale, avvenuta il 12 settembre 1715. Sopra la cantoria, di foggia moderna, è presente una mostra d’organo del XVII sec, di un certo pregio. Alle pareti, sono presenti delle nicchie, all’interno delle quali sono collocate statue di santi. Molto bella la statua ottocentesca di S. Giuseppe, recentemente restaurata. Sul lato destro, una cappella, sul cui altare è collocato un bel Crocifisso cinquecentesco, di stampo controriformistico, molto venerato nella parrocchia. L’area presbiterale è stata rifatta a più riprese, nel 1963-64, in cui fu eretto un nuovo altare maggiore e una nuova balaustra, e negli anni ’80, in cui fu realizzato il ciclo d’affreschi sulla “Resurrezione di Cristo”, opera del pittore uzzanese Mosè Pagni. I due amboni in marmo bianco furono inaugurati nel 1986. In sacrestia, sono presenti interessanti arredi liturgici, come una croce astile d’argento (XVIII sec.) e un turibolo (XVII sec.) o i reliquiari in legno, tra cui quello settecentesco di S. Fabiano. 

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